Dichiarazione di Alexandra Casu, Referente fossanese dei radicali, Filippo Blengino, Segretario di Radicali Cuneo e l’avvocata Giulia Crivellini, Tesoriera di Radicali Italiani:
“Abbiamo assistito al Consiglio comunale di Fossano del 29 marzo, in particolar modo all’interpellanza della Consigliera Rosita Serra in merito all’abbattimento dei 58 tigli di Corso Colombo. Riteniamo giusto replicare alle dichiarazioni del Sindaco Dario Tallone, che consideriamo in gran parte errate.
Anzitutto siamo consapevoli che l’Amministrazione ha discrezionalità nelle decisioni, ma questa deve rispettare dei criteri per non costituire un abuso di potere; l’istruttoria risulta incompleta e inesatta, in quanto basata su una perizia di parte del lontano 2014, dove oltretutto si proponeva il solo abbattimento di 27 esemplari, e non di tutta l’alberata.
Abbiamo preso atto della petizione firmata da alcuni residenti del Corso, nella quale si elencavano i presunti danni causati dai tigli: i tombini ostruiti dal fogliame, i rami inerpicati sulle balconate, la presenza di insetti, il guano di uccelli, e non per ultimo i presunti disfacimenti dell’asfalto provocati dalle radici. Tutte questioni che sarebbero risolvibili mettendo in campo le osservazioni avanzate dal nostro agronomo, il cui parere tecnico è stato protocollato in Comune l’8 marzo scorso. Il Sindaco, a più riprese, ha sottolineato l’impossibilità di potatura delle radici, cosa non vera in quanto, secondo il nostro esperto, è possibile effettuare il taglio delle radici, supervisionati da un tecnico, senza causare danno alcuno all’albero stesso, e di conseguenza salvaguardando l’asfaltatura e i cordoli.
In merito alla nostra diffida e richiesta di ritiro della delibera in autotutela, ricordiamo al Sindaco che non si tratta di una minaccia, ma di uno strumento legale, considerando inoltre il valore storico dei tigli. Teniamo a precisare che il nostro interesse alla questione è ormai vivo da mesi, e soprattutto non è una lotta all’amministrazione attuale, ma alla singola decisione. Gli alberi sono beni comuni che danno un valore aggiunto alla città in termini ambientali e paesaggistici, ed è necessario guardare all’interesse collettivo e non solo a quello di alcuni residenti che hanno depositato la petizione. Quel che è sicuro è che noi non ci fermiamo!”