SABATO 19 giugno ore 11
LARGO AUDIFREDDI
Verranno presentati il testo e gli obiettivi del Referendum e la mobilitazione in corso per la raccolta delle firme. In pochi giorni è stata raccolta la disponibilità di oltre 5000 volontari in tutta Italia e una rete di Sindaci, avvocati e amministratori locali autenticatori. I volontari che si sono attivati per dare un contributo significativo al raggiungimento dell'obiettivo delle 500.000 firme da consegnare in Corte di Cassazione entro il 30 settembre.
Interverranno:
Filippo BLENGINO (Referente regionale referendum Eutanasia, Radicali)
Alexandra CASU (Radicali Cuneo)
Alessio GIACCONE (Rifondazione Comunista)
Fabrizio BIOLE’ (Indipendente)
Ugo STURLESE (Cuneo per i Beni Comuni)
Gabriele ROSSO (Possibile)
SEGUIRA’ ALLE ORE 15.30 PRESSO LO SLARGO DI CORSO DANTE A CUNEO IL PRIMO BANCHETTO DI RACCOLTA FIRME
Il Referendum per l’Eutanasia Legale è stato ufficialmente depositato su iniziativa dell’Associazione Luca Coscioni lo scorso 20 aprile in Corte di Cassazione. Erano presenti come primi firmatari, insieme a rappresentanti del Comitato Promotore di diverse organizzazioni, anche i famigliari di chi ha vissuto da vicino il dramma delle proibizioni sulle scelte di fine vita, come Mina Welby, Valeria Imbrogno, compagna di Fabiano Antoniani, i genitori e la sorella di Luca Coscioni - Anna, Rodolfo e Monica, Carlo Troilo e altri.
Si tratta di un referendum parzialmente abrogativo dell’art. 579 del codice penale, sul cosiddetto “omicidio del consenziente”, che nel nostro ordinamento che impedisce la realizzazione di ciò che comunemente si intende per “eutanasia attiva” (sul modello olandese o belga). In caso di approvazione, si passerebbe dal modello dell’”indisponibilità della vita”, sancito dal codice penale del fascismo nel 1930, al principio della “disponibilità della vita” e dell’autodeterminazione individuale, già introdotto dalla Costituzione repubblicana, ma che ora deve essere tradotto in pratica anche per i pazienti che non siano dipendenti da trattamenti di sostegno vitale (per i quali è invece già intervenuta la Corte con la sentenza Cappato - Antoniani).