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Associazione Radicali Cuneo Gianfranco Donadei

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Email: ​info@radicalicuneo.org

PEC: radicalicuneo@pec.it

Tel: 0171.502138

 

 

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Relazione Tesoriera IV Assemblea

24-01-2022 08:15

Radicali Cuneo

Assemblee,

Care compagne e cari compagni,parto subito con alcuni dati di tesoreria.Gli iscritti all’Associazione Radicali Cuneo “Gianfranco Donadei” per il 2021

Care compagne e cari compagni,

parto subito con alcuni dati di tesoreria.

Gli iscritti all’Associazione Radicali Cuneo “Gianfranco Donadei” per il 2021 sono 38, di cui 21 donne. La media dell’età è circa 49 anni, il nostro iscritto più giovane ha 14 anni, il più anziano 79.

Veniamo alla parte economica.


Dall’1/1/2021 al 31/12/2021 si registrano, considerando anche il saldo iniziale di €679,15,  €3974,14 di entrate, la maggioranza rappresentate da € 1700,30 di contributi raccolti durante banchetti ed eventi. 
Poi abbiamo €815 di iscrizioni, €405,17 di contributi periodici di iscritti e simpatizzanti, €200,37 per le spese  ricorso al TAR per i tigli di Fossano, €169 per l’iniziativa “Un regalo diverso” ed infine €5 per l’acquisto di t-shirt ed €0,15 per la gestione del conto PayPal.

Passiamo alle uscite per un totale di €2115,80, quelle più consistenti ammontano a  €300,78  e sono relative alla gestione di sito, caselle e-mail, PEC  e abbonamento piattaforma “Zoom”.


Proseguiamo poi con €286,81 inerenti l’acquisto di materiale o piccole iniziative, €251 per il riscorso al TAR, €227,79 di gadget per autofinanziamento, €197,59 di gestione dei conti e commissioni, €160,32 saldo fattura del 2020 per comunicazione di inizio attività e attribuzione codice fiscale, €127,40 utilizzati per la spedizione di vario materiale (tessere, moduli referendum…).
Le spese per il materiale sulla campagna per l’educazione sessuale ammontano a €139,56.


Abbiamo poi €98,28 per le inserzioni pubblicitarie sui social, €89,90 per l’affitto delle sale per riunioni ed eventi, €84,66 per imposte di bollo, €63,28 di materiale per  referendum eutanasia ed infine €63,19 di materiale per le compagne di legalizzazione delle droghe.
Il bilancio è quindi in positivo di €1858,34.

Tutte le donazioni o pagamenti per iscrizioni possono essere eseguite, oltre che per mezzo di contanti, anche tramite piattaforme quali Satispay e PayPal e bonifici.

 

Come Tesoriera avanzo la proposta del costo della tessera per l’iscrizione per l’anno 2022. Manterrei invariata la situazione del 2021, quindi quota minima €15 fino a  28 anni ed €30 dai 29 in su. (far vedere altri grafici su quote iscritti). Quota consigliata under 28 €30 e ordinaria €50.

 

Passo ad altre questioni.
Tempo fa scrissi sul blog del nostro sito alcune righe in merito agli assorbenti e alla loro tassazione. 
Come già sottolineato in precedenza le mestruazioni non sono un lusso.


Le mestruazioni non ho scelto io di averle eppure sono obbligata ad acquistare beni tassati al 22% quando esse si presentano.
L’aliquota iva al 22% è una discriminazione, insieme alle tante altre che circondano l'argomento.


È duro accettarlo, ma ancora oggi la donna viene discriminata in diverse forme per le mestruazioni. 
Viene derisa se i pantaloni d’improvviso si colorano di rosso, viene accusata di essere esagerata se si lamenta di provare dolore. Per alcune culture è considerata impura, ci sono credenze che vogliono trovare connessioni tra una salsa di pomodoro acida se prodotta da una donna con le mestruazioni.


Questioni davvero assurde da sentire, impossibile crederci, eppure esiste tutto questo.
In alcune scuole è stata creata una Tampon Box, ossia un contenitore in cui vengono lasciati a disposizione degli assorbenti gratuitamente, dove “chi può mette e chi vuole prende”.
Questa iniziativa ha molteplici risvolti positivi, tra cui quello certamente economico, ma anche pratico, per coloro che non hanno con sé l’assorbente, ma ne necessitano.

 

Vorrei anche affrontare l’argomento delle interruzioni volontarie di gravidanza, sì perché come gli assorbenti, anche queste sono un tabù. 
Basti dire che, secondo uno studio di Chiara Lalli e Sonia Montegiove, reso noto dell’Associazione Luca Coscioni, nel nostro Paese sono ben 18 gli ospedali con 100% di ginecologi obiettori.
Ciò comporta che una donna (secondo uno studio del Ministero della Salute almeno il 5%), debba percorrere a volte moltissimi chilometri per praticare un’IVG, nonostante la legge 194/78 preveda che ogni struttura debba garantire il servizio. 
Il Piemonte rientra nelle regioni in cui sono presenti ospedali con 100% di ginecologi obiettori, nello specifico Ospedali Riuniti Ciriè-Lanzo ASL TO4. 

 

Abbiamo richiesto, come associazione, un accesso civico generalizzato.
Se analizziamo nello specifico la situazione della provincia di Cuneo ASL CN1 presidio di Mondovì- Ceva, si può osservare come la percentuale sia comunque altissima con 7 obiettori su 8 ginecologi.
Questo può creare difficoltà ad accedere al servizio, considerando anche la distanza con gli altri ospedali.
Nonostante questo dato ce ne sono altri rassicuranti come quelli dell’ASL CN2 dove su 14 ginecologi, 8 sono obiettori, e l’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle  dove su 16, gli obiettori sono 5.  In questi ultimi vi è un numero che riesce a garantire il servizio.

È bene sottolineare che esistono due metodi per applicare l’IVG, quello farmacologico e quello chirurgico.


Quest’ultimo può essere effettuato entro i 90 giorni dall’ultimo giorno delle ultime mestruazioni. Mentre per quello farmacologico i tempi sono solitamente entro i 49 giorni di gravidanza, tramite la RU486.

Mi collego a questo discorso per citare le parole di Papa Francesco di ormai qualche settimana fa. 
Come è noto, secondo il Papa, la colpa del calo demografico è causa principalmente delle IVG, ma questo è un grande classico per un clericale.


Ma non si è fermato qui, ha aggiunto che i colpevoli sono anche coloro che al posto di fare figli, scelgono di essere proprietari di animali domestici.
Durante questi giorni ho letto tantissimi articoli dove vengono definiti egoisti coloro che adottano cani e gatti al posto di fare figli. 
Ricordiamo che vi sono moltissimi casi in cui si fatica ad arrivare a fine mese e per questo si decide di non avere figli, ma soprattutto che non tutti possono averne o hanno come unico desiderio nella vita quello di costruire una famiglia. Molti puntano alla carriera, altri semplicemente scelgono di non farne. 
Ancora in molti, troppi casi, le donne che decidono di non avere figli o che non possono averne vengono discriminate. Bisogna specificare che non si è meno donne solo perché non si ha avuto un bambino in grembo.


Però poi il discorso ci si ritorce contro quando il datore di lavoro decide di non assumerti se hai anche solo il pensiero di rimanere incinta. 
Sì, perché c’è la maternità, il rientro dalla maternità in cui la mamma si assenta per motivi di salute del bambino. 
Quindi al posto di “incentivare”, si scoraggia una donna. Soprattutto una giovane ragazza, magari alle prese con le sue prime esperienze lavorative, decide di rinunciare al progetto di rimanere incinta per paura di essere “fatta fuori”.
C’è qualcosa che non va.
Per non parlare di tutte le discriminazioni connesse sul posto di lavoro, a partire dagli stipendi, fino a sentirsi dire che vogliono parlare con il responsabile, senza nemmeno che attraversi loro il pensiero che potresti essere tu, donna, la responsabile. 
Per fortuna non in tutti i luoghi di lavoro succede.

 

Concludo, ringraziando primi tra tutti Filippo, Sabatino e Alexandra perché con loro ho passato le giornate più belle ed emozionanti della mia estate, impegnati nella compagna referendaria per Eutanasia.
Sono stata a Roma per la consegna delle firme in Cassazione ed è stata un’emozione grandissima, le parole di Marco Cappato, Mina Welby e Valeria Imbrogno sono state commoventi. Vedere così tante persone in piazza quell’8 di ottobre, mi ha fatto rivivere tutti i banchetti, le frasi della gente e chi, dopo essersi fermato a chiacchierare con noi, si è unito alla raccolta.

 

Grazie soprattutto ad Alexandra Casu, alla sua segnalazione ed al suo impegno, i tigli di Fossano sono salvi. Vittoria molto importante grazie a Giulia Crivellini, tesoriera di RI che si è occupata del ricorso al TAR.

Esperienza indimenticabile anche la visita alle carceri della provincia di Cuneo, che mi ha lasciato nuove consapevolezze e profondamente segnata.

Si sta portando avanti la petizione per l’educazione sessuale nelle scuole, in particolare alcuni compagni si stanno impegnando duramente!


Ringrazio tutti voi per essere qui, per avermi dato la possibilità di partecipare a tutte le iniziative di cui parlavo. Mi auguro e ci auguro, di continuare così, di crescere.
Invito i più grandi, i più esperti e navigati a correggere ed aiutare noi giovani alle prime armi. Ma credo sia anche giusto battere il muso a volte, fa parte del gioco.

 

Buon congresso!

Alessia Lubèe - Tesoriera 

www.radicalicuneo.org @ All Right Reserved 2022


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