Mentre ci complimentiamo con la Dott. Zita Giraudo per l’iniziativa, di grande valore culturale, sulla toponomastica cuneese, vorremmo fare alcune considerazioni in merito.
L’idea di divulgare questo libro nelle scuole cittadine è ottima: solo attraverso un cambiamento culturale che inizi già dall’infanzia si puo’ sperare che le cose cambino e che i ragazzi/e acquisiscano ed interiorizzino concetti di parità di genere, che significa parità di diritti, di rappresentanza, di doveri per tutti.
Condividiamo l’affermazione dell’Assessora che cambiare denominazioni a vie e/o piazze comporterebbe problemi tecnici e burocratici non indifferenti, ma riteniamo indispensabile vigilare perché in futuro e per tutte le intitolazioni si abbia cura e diventi d’obbligo intitolare a donne in modo da ridurre le grandi differenze esistenti
A Cuneo avremo una grossa opportunità: il parco cittadino su cui si sta lavorando: piazza d’armi è ancora tutto un cantiere, ma l’unica cosa che certa e già definita è la denominazione: PARCO FERRUCCIO PARRI
Questa dovrebbe essere veramente l’occasione opportuna da non farsi scappare né scippare: un’opera importante per la città, una zona che potrebbe cambiare il volto della città, non un viottolino o una stradetta, ma un grande spazio fruibile da tutti, che dovrebbe diventare un fiore all’occhiello per Cuneo INTITOLATO AD UNA DONNA.
Ferruccio Parri è stato una importante figura per la nostra storia e per la resistenza, ma visto che strade e monumenti agli UOMINI che hanno fatto la storia (perché le donne pare non siano mai esistite e continuano a non essere considerate artefici della società né degne di considerazione!) ne abbiamo già un numero consistente, perché non pensare a modificare quanto deliberato?
Sarà questo che frulla nella mente dell’Assessora Clerico, ma che, forse per scaramanzia, non ha specificato durante l’intervista del vostro inviato ? Ce lo auguriamo!