L’On. Monica Ciaburro, sindaco di Argentera nonché deputata di FdI, in queste ore si lancia in lunghi encomi che sfiorano l’estasi mistica di Santa Teresa riguardo alla recente approvazione del ddl Nordio sulla giustizia, esaltandone il garantismo e la sempre più prossima garanzia per il nostro paese di avere una “giustizia giusta”. Ci preme rispondere all’On. Ciaburro che, a nostro avviso, trattasi invece di ben più prosastica montagna che partorisce il topolino. Un ddl che va a toccare l’abuso d’ufficio e le intercettazioni non può essere accolto come panacea di ogni male
A fronte di ormai 56/58 suicidi (neanche il ministero sa il numero esatto!) tra i detenuti, una situazione carceraria per nulla degna di un paese civile europeo nel 2024, il continuo dramma di chi il carcere lo vive (detenuti, ma anche personale sanitario, polizia penitenziaria, educatori…) e al netto delle denuncia di chi lo fequenta spesso e non come spot (noi, come iscritti a Radicali Cuneo abbiamo più volte visitato le carceri cuneesi e più in generale quelle italiane, e non da ieri), non possiamo non ricordare l’unica strada per uscire dallo stato “criminogeno delle nostre carceri” (Dott. Giuseppe Santalucia, presidente dell’ANM) e cioè l’amnistia. Lo ricordiamo a lei e/o al ministro Nordio. Quest’ultimo da sostituto procuratore a Venezia il 14 giugno del 2002 dichiarava in pompa magna e con giubilo da parte del mondo radicale:” Per "ricostruire la giustizia" in Italia serve un "grande gesto di coraggio", vale a dire un provvedimento di amnistia per la gran parte dei reati di terrorismo (esclusi gli omicidi) e per tutti i reati di Tangentopoli.” Salvo poi cambiare le carte in tavola il 24 aprile scorso affermando che “L’amnistia sarebbe un fallimento per lo Stato”. Ora in attesa del terzo voltafaccia, in carcere ci si suicida, si viene uccisi e si muore per mancanza di assistenza sanitaria adeguata.
Amnistia per la Repubblica, diceva Marco Panella. Pur sostenendo la pdl a prima firma Giachetti in discussione in questi giorni, non possiamo non ritenere l’amnistia il primo (ma non l’unico) strumento per far uscire immediatamente dall’illegalità il nostro paese. Se Nordio abbracciasse questa iniziativa in prima persona, gli emuli di Santa Teresa aumenterebbero senza dubbio!
Lo dichiara in una nota Claudio Marengo, Direzione Radicali Cuneo.