Si è svolto ieri a Cuneo (13 luglio) il sit-in organizzato da Associazione Radicali Cuneo "Gianfranco Donadei", Cellula Coscioni CN e Meglio Legale per chiedere, al Parlamento, la discussione del Ddl Magi - Licatini sull'autocoltivazione di cannabis.
"Siamo qui per dar voce ai 6 milioni di italiani che consumano cannabis in Italia." Ha esordito Alexandra Casu, Tesoriera di Radicali Cuneo "Gianfranco Donadei". "Basta contribuire - ha aggiunto - ad un sistema criminogeno che regala miliardi di euro alle mafie ogni anno".
"Per i parlamentari cuneesi Gastaldi e Bergesio, ci sono questioni più importanti. Ma io però mi aspetto che i nostri rappresentanti abbiamo il tempo di dibattere di più questioni, e comunque la Lega non parla di altro da giorni che non sia il proprio no a cannabis e ius scholae" incalza Filippo Blengino, esponente dei Radicali e dell'Associazione Luca Coscioni che lo scorso anno si autodenunciò per aver coltivato cannabis sul balcone di casa, come gesto di disobbedienza civile. "La cannabis non è una droga, e non uccide, e questo non lo diciamo noi, ma la scienza!" ha aggiunto.
Diversi gli altri interventi di attivisti e simpatizzanti, tra cui Flavio Martino: "Il proibizionismo negli stati uniti all'inizio degli anni ’20 ebbe effetti disastrosi. Crebbe vertiginosamente il consumo di alcolici, le produzioni nel mercato illegale erano prive di controlli e spesso pericolose e la criminalità divenne potentissima al punto che dodici anni dopo il proibizionismo venne abolito". Dante Anderlini ha continuato: "Con la legalizzazione della cannabis si distribuirebbe un prodotto sicuro e controllato, eliminando il contatto tra consumatore e spacciatore". Infine, Sabatino Tarquini: "Il proibizionismo sulle sostanze ha sempre perso. Regolamentare significa portare un fenomeno alla luce del sole e controllarlo".