Dopo il rischio Covid19, oggi la patologia prevalente è la depressione. Persone tagliate fuori dalle relazioni sociali e dai contatti umani, escluse dal contesto di appartenenza, radiate dai loro soliti ruoli, avulse dal loro quotidiano… Ma è ancora vita questa? L’abbandono è la realtà tragica di questo periodo della loro vita.
Peggio di quanto si potessero aspettare, con una sofferenza talmente grande che anche la morte viene ad essere invocata come una liberazione. Eppure, si era loro detto che, se si fossero sottoposte a vaccinazione, avrebbero riavuto le libertà, sospese a loro tutela. Ma nulla di tutto questo è per ora vero. Restano davanti a loro le lunghe giornate per ricordare chi tra loro è già morto, per covid o altro, ma tutti quanti con il dolore della solitudine abbandonica e la noia infinita alternata al rimpianto. Davvero non si possono cambiare le disposizioni in corso? Eppure, al personale religioso sono consentiti accessi, negati a figli, nipoti, amici. Siamo in attesa di spiegazioni…