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Carcere di Cuneo, Radicali: situazione preoccupante

30-03-2021 15:46

Ufficio stampa

Comunicato stampa, News,

Carcere di Cuneo, Radicali: situazione preoccupante

I Radicali portano nuovamente all'attenzione la grave situazione all'interno delle carceri cuneesi. Già alcune settimane fa hanno ritenuto urgente seg

I Radicali portano nuovamente all'attenzione la grave situazione all'interno delle carceri cuneesi. Già alcune settimane fa hanno ritenuto urgente segnalare, al Garante dei detenuti, situazioni di disagio all’interno del carcere di Cerialdo che, da mesi (anche e soprattutto a causa della pandemia), vive situazioni di tensione. Negli ultimi giorni un nuovo drammatico episodio ha riportato sui giornali la situazione: il suicidio di un detenuto che, pare, fosse affetto da problemi psichici.


Ora a farsi strada è la pandemia, con focolai importanti in tutte le carceri piemontesi, Asti con 48 positivi su 298, Saluzzo con 19 detenuti positivi  e Cuneo con 19 detenuti positivi, di cui 9  reclusi al carcere duro (fonte 'il dubbio' di martedì 30 marzo 2021). E' stata invita questa mattina, tramite pec, una richiesta di chiarimento da parte dell'Associazione al Comune di Cuneo (e per conoscenza al Magistrato di sorveglianza), chiedendo al più presto un intervento urgente all'interno delle strutture penitenziarie e, soprattutto, delucidazioni in merito alle vaccinazioni dei reclusi, nonché la tempestiva nomina di un garante comunale dei detenuti.

 

Dichiarano Filippo Blengino e Alexandra Casu: “La situazione all'interno del Carcere di Cuneo continua ad essere allarmante. Contagi, disagi, addirittura un suicidio. La Regione Piemonte è l'unica ad escludere la popolazione carceraria come categoria prioritaria per la vaccinazione e per questo è stata richiamata dallo stesso DAP. Ciò non fa altro che alimentare le tensioni. E' necessario mettere in atto un piano vaccinale per i detenuti che di fatto si trovano in una situazione di convivenza forzata. I focolai non possono che aumentare e peggiorare le circostane, mettendo a rischio la vita dei reclusi e del personale di polizia penitenziaria. Chiediamo che il Sindaco ed i Consiglieri comunali, con urgenza, si mobiliti per la nomina del nuovo Garante dei detenuti, viste le dimissioni di Mario Tretola, e proponiamo che vengano ascoltati (in audizione) il Direttore del carcere facente funzione, l'ASLCN1 e il Garante regionale Bruno Mellano. Situazione urgente, che denunciamo da mesi; è ora di intervenire!"

 

 

Di seguito il testo della missiva:

 

Cuneo, 30 marzo 2021

Al Sindaco di Cuneo

(protocollo.comune.cuneo@legalmail.it)

 

Ai Consiglieri comunali

(protocollo.comune.cuneo@legalmail.it

 

e.p.c. Al Magistrato di sorveglianza di Cuneo

(prot.uffsorv.cuneo@giustiziacert.it)

 

OGGETTO: Situazione nel carcere di Cuneo – richiesta di intervento urgente.

Trasmesso tramite PEC

 

Gent. Signor Sindaco, Gent. Consiglieri,

 

come associazione radicale ci preme riportare alla Vs. attenzione la situazione all’interno del carcere di Cuneo. Già alcune settimane fa abbiamo ritenuto urgente segnalare, al Garante dei detenuti, circostanze di disagio all’interno dell’istituto che, da mesi (anche e soprattutto a causa della pandemia), vive un contesto di continua tensione. Negli ultimi giorni un nuovo drammatico episodio ha riportato sui giornali la problematica: il suicidio di un detenuto che, pare, fosse affetto da problemi psichici. Proprio su quest’ultimo fatto abbiamo scritto al Magistrato di sorveglianza ed alla Procura della Repubblica, per chiedere se effettivamente la persona soffrisse di patologie mentali e, a tal proposito, i motivi per cui non fosse detenuto in altre strutture più idonee.

 

Situazioni di tensione, problemi di personale, carenze di risorse sono solo altri dei tanti problemi che, specie in queste settimane, vengono riportati alla attenzione dei cittadini. Oggi apprendiamo, in una dichiarazione del Garante regionale Bruno Mellano, che anche all’interno del “41 bis” di Cuneo è “entrato” il Covid-19. Risulterebbero infatti undici detenuti positivi, di cui nove reclusi al carcere duro. Anche la casa circondariale di Saluzzo ha un focolaio attivo, con ben 19 persone positive.

 

Secondo il Garante Mellano, la Regione Piemonte non ha ancora intrapreso nessuna strategia di vaccinazioni nei confronti della popolazione penitenziaria, nonostante le carceri siano un luogo di “coabitazione forzata” e, pertanto, di elevato rischio. L’11 marzo scorso il DAP (Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria), secondo Ildubbio.news, ha scritto al Piemonte in quanto unica Regione italiana ad escludere la popolazione carceraria fra le categorie prioritarie. Lo stesso DAP scrive che “la disparità di trattamento rispetto agli altri detenuti potrebbe generare tensioni all’interno degli istituti penitenziari locali, con probabili ricadute sulla tenuta dell’ordine e della sicurezza”. Orami i focolai sono scoppiati, quindi l’unità di crisi ha disposto l’immediata vaccinazione al Carcere di Cuneo, ma riteniamo grave che si aspetti il dilagare dei contagi per mobilitarsi.

 

A tal proposito siamo a chiederVi che, con urgenza, il Comune si mobiliti il più velocemente possibile per la nomina del nuovo Garante comunale dei detenuti, viste le dimissioni di Mario Tretola. Inoltre, richiediamo che il Comune verifichi la situazione all’interno del Carcere, sentendo in audizione in Consiglio comunale il Direttore facente funzione, l’ASLCN1 (competente per i cittadini reclusi) ed il Garante regionale Bruno Mellano.

 

Distinti saluti.

Filippo Blengino

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