Cari compagni Radicali,
già mesi fa avevamo chiesto al Comune di Cuneo di assumere provvedimenti congrui per chi non ha casa. Sappiamo quanto siano gravi i rischi per la salute di chi vive in strada soprattutto in inverno, ma non solo. Avevamo avuto un incontro con il Questore, ora trasferito, ed anche con la vice Sindaca Manassero. Parole e basta. Non è stato fatto alcunchè di utile, se non ordinanze, come se si trattasse di spazzatura.
Il degrado della Città non è causato dai senzatetto, ma dall’incapacità ed inadeguatezza degli Amministratori. Hanno giurato fedeltà alla Costituzione e se ne fanno un baffo.
Anziché impegnare risorse per creare soluzioni adeguate all’interesse ed alla sicurezza sanitaria e sociale delle persone, eludono la loro responsabilità politica. Non vi pare di ricordare i capponi di Renzo Tramaglino? Il gioco è sempre lo stesso: cortocircuitare la rabbia dei portatori di interessi contrastanti, impedendo così di essere riconosciuti incapaci a risolvere i problemi.
Dobbiamo insistere perché il Comune affronti direttamente la soluzione delle necessità abitative, senza continuare a delegare risposte ed erogare somme alle varie organizzazioni religiose, dalla Caritas alle Comunità Papa Giovanni e cooperative varie. Il diritto alla salute, al cibo, alla casa, alla dignità sono diritti umani. Appartengono ad ogni persona in quanto connaturali, indipendentemente da cittadinanza e residenza. Vogliamo ricordarlo ai nostri Amministratori? Prima che ci scappi il morto o dilaghino i contagi. E che continui il problema sociale ed il vivere male collettivo.
Gemma Macagno